venerdì 11 novembre 2011

Genova, un disastro previsto

Nel 2011 la Provincia di Genova curò uno studio sul rischio di esondazione del torrente Bisagno, proprio quello che è straripato nelle vie di Genova venerdì scorso. Nel documento si legge che:
“I risultati della mappatura delle aree inondabili confermano che l’elevato rischio di esondazione per superamento della capacità di smaltimento del tronco (del fiume -ndr) canalizzato e coperto dal ponte ferroviario di Brignole fino allo sbocco a mare, comporta pericolosi effetti di rigurgito a monte che si ripercuotono fino alla confluenza del rio Fereggiano e sono amplificati dalla presenza di ulteriori manufatti di attraversamento e/o strutture interferenti con l’alveo fluviale." 

Cioè: le costruzioni e in particolare la ferrovia rendono elevato il rischio di esondazione.

Il documento prosegue poi nell'identificare quali strade siano da considerarsi "potenzialmente inondabili per eventi di piena (...). Nel tratto a monte della linea ferroviaria le aree a rischio idraulico raggiungono Piazza Martinez, superano Corso Sardegna fino ad interessare Piazza Ferraris e Via Tortosa; sempre in sponda sinistra risulta critica Via Fereggiano".


Venerdì 4 novembre, il torrente Bisagno ha esondato, invadendo Via Fereggiano e provocando la morte di 4 persone oltre a ingenti danni. Ecco un video di quanto accaduto in quella strada:

I disastri non capitano quasi mai per caso. La maggior parte delle volte è uno sfruttamento irragionevole del territorio da parte dell'uomo a provocarli.
L'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) ha pubblicato sul suo sito un interessante documento (curato dal prof. Giorda) che raccoglie diverse citazioni da studi e ricerche geografiche redatte nell'arco di un secolo sul rischio idrogeologico in Italia e a Genova in particolare. E' da quel documento che proviene il testo riportato sopra. Il documento mostra chiaramente come disastri come quello accaduto a Genova siano ampiamente prevedibili e quindi evitabili. Ma evidenzia anche un'altra cosa: lo studio del territorio è lo strumento principale per la prevenzione. (Clicca QUI per accedere al documento completo).